Nelle aziende, la raccolta differenziata è una buona intenzione che spesso si perde tra i cestini. Non per mancanza di volontà, ma perché il design e l’organizzazione non supportano il gesto.
Un cestino gettacarte scelto o posizionato male può trasformare un gesto semplice in un errore quotidiano.
Quando il cestino diventa un ostacolo
La raccolta differenziata dei rifiuti negli spazi di lavoro raramente funziona come dovrebbe. I motivi sono pratici:
- Etichettatura confusa: senza segnaletica chiara, i materiali riciclabili finiscono insieme ai rifiuti indifferenziati.
- Disomogeneità tra gli spazi: un cestino da scrivania in ufficio, un cestino da muro nel corridoio e un cestino a colonna all’ingresso. Modelli diversi creano confusione e comportamenti incoerenti.
- Mancanza di responsabilità: quando nessuno si occupa della gestione dei cestini portarifiuti, gli errori aumentano.
Secondo COREPLA, il Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Plastica (Rapporto di Sostenibilità 2023), circa un terzo della plastica raccolta in modo differenziato viene scartato nei centri di selezione a causa di impurità e conferimenti errati, con una resa media di circa il 66% di materiale effettivamente avviato al riciclo.
Conoscere i rifiuti per gestirli meglio
Prima di scegliere i contenitori per raccolta differenziata, è fondamentale conoscere le tipologie di scarti prodotte:
- Negli uffici prevalgono carta e plastica.
- Nelle mense, i rifiuti organici sono la frazione principale.
- Nelle aree produttive possono esserci rifiuti speciali o rifiuti ingombranti.
Nel complesso, i materiali riciclabili come carta, plastica, vetro e alluminio sono la maggior parte dei rifiuti. Questi materiali possono essere riutilizzati per creare nuove materie prime.
I rifiuti indifferenziati, invece, dovrebbero rappresentare solo una piccola parte, ma senza un sistema di raccolta efficiente spesso accade il contrario.
La gestione ottimale dei rifiuti in azienda inizia dal design
Un sistema di raccolta efficiente è prima di tutto comunicazione visiva. Il design del contenitore, il colore e la forma influenzano il comportamento di chi lo usa.
- I contenitori modulari con coperchi colorati eliminano l’ambiguità: ogni colore corrisponde a un materiale specifico.
- I punti di raccolta ben posizionati rendono la differenziata un gesto naturale, riducendo la distanza (fisica e mentale) tra chi produce e chi smaltisce i rifiuti.
- Le aperture differenziate “guidano” l’utente, riducendo gli errori di conferimento.
Meglio un punto di raccolta ben visibile di alta qualità che una moltitudine di cestini disordinati e dimenticati.
Tipologie di cestini e contenitori per rifiuti: ogni ambiente ha le sue esigenze
Non esiste un contenitore universale. Ogni spazio richiede una soluzione mirata per la gestione dei materiali post-consumo.
Uffici e coworking
Negli uffici e coworking, il protagonista è il cestino da scrivania: compatto, elegante e ideale per carta e piccoli imballaggi.
Nei corridoi o nelle aree comuni, il cestino da muro libera spazio e mantiene ordine, soprattutto se integra un posacenere nelle zone fumatori.
Sale d’attesa
Nelle sale d’attesa, conta la discrezione. I cestini da interno devono essere facili da pulire, con coperchio per garantire igiene e ordine.
Un contenitore di alta qualità si integra nell’ambiente senza alterarne l’estetica, assicurando comunque un corretto smaltimento dei rifiuti.
Spazi pubblici
All’aperto servono soluzioni robuste. Il cestino da esterno con coperchio antipioggia mantiene asciutti i materiali riciclabili e resiste nel tempo, anche in presenza di pioggia o vento.
Il cestino a colonna con posacenere da esterno è perfetto per viali e parcheggi. Occupa poco spazio e si vede facilmente. Ha anche una grande capacità per gestire molti rifiuti.
Il cestino per arredo urbano diventa invece un elemento estetico e funzionale. Oltre a favorire la raccolta differenziata, comunica attenzione e cura del territorio, integrandosi nell’identità visiva degli spazi pubblici.
Aree produttive e mense
Nelle aree produttive e mense, la funzionalità è prioritaria: serve gestire rifiuti organici, imballaggi e talvolta rifiuti speciali.
I contenitori modulari con coperchi colorati semplificano la separazione immediata e riducono odori e contaminazioni.
I cestini portarifiuti di grande capacità, grazie alle ruote integrate, si spostano facilmente e rendono più agevole la pulizia degli spazi.
Dimensionare il sistema: quanti contenitori per la raccolta dei rifiuti servono davvero?
La domanda è ricorrente: quanti cestini portarifiuti servono per una gestione efficace della raccolta differenziata dei rifiuti?
Dipende da tre fattori principali:
- Quantità di rifiuti prodotti: la massa dei materiali da differenziare varia in funzione del numero di persone, dell’intensità dell’attività e delle tipologie di processo.
- Tipo di rifiuti predominante: dove si producono più rifiuti organici, servono contenitori dedicati e svuotamenti frequenti. Negli uffici, invece, basta gestire tendenzialmente solo carta e plastica.
- Distribuzione degli spazi: meglio pochi punti di raccolta ben visibili che tanti cestini sparsi.
Un sistema dimensionato correttamente migliora la raccolta, riduce i materiali di scarto e valorizza le materie prime, con benefici economici e ambientali tangibili.
Il valore del gesto quotidiano: progettare una gestione efficiente dei rifiuti in ufficio
Fare la raccolta differenziata non è solo separare i materiali di scarto, ma un gesto di cura, responsabilità e visione.
Progettare e gestire una raccolta differenziata efficace può diventare un vero valore aggiunto: per un’azienda significa efficienza e immagine sostenibile, per un architetto vuol dire integrare il design con la responsabilità ambientale.
Un cestino scelto con attenzione può trasformare gli spazi e il modo in cui viviamo la sostenibilità.
La differenza comincia da un semplice cestino: un piccolo gesto che può rendere grande la tua impresa, il tuo progetto, il tuo ambiente.
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