I totem pubblicitari personalizzati sono ormai una risorsa fondamentale per agenzie di comunicazione e professionisti del marketing. Versatili, immediati e capaci di catturare l’attenzione in qualsiasi contesto, dal punto vendita, alle fiere, fino agli eventi outdoor, sono strumenti che uniscono estetica, tecnica e strategia. Ma per ottenere un totem davvero efficace non basta una grafica piacevole, serve conoscere materiali, stampa, finiture e tutte quelle scelte che trasformano un semplice supporto in qualcosa che lascia il segno.
Questa guida ti accompagna nella progettazione di totem professionali, con un focus approfondito sulla realizzazione del file esecutivo, la gestione del colore, le finiture speciali.
Progettare il layout grafico per i totem personalizzati
Un layout grafico efficace per totem aziendali deve rispondere a precise esigenze di leggibilità, gerarchizzazione delle informazioni e impatto estetico immediato. La progettazione richiede un approccio strategico che consideri:
- la distanza di visualizzazione;
- il tempo medio di esposizione del pubblico (tipicamente 3-5 secondi);
- il contesto ambientale di collocazione.
Un layout professionale deve bilanciare creatività e funzionalità, con particolare attenzione alla disposizione degli elementi grafici, alla palette cromatica, alla tipografia e all’organizzazione gerarchica dei contenuti per garantire la massima efficacia comunicativa del messaggio pubblicitario.
Uno schema classico per la realizzazione del layout grafico, seguito dai designer più esperti, è il seguente:
Header – Occupa il 20% dello spazio superiore. Include il logo aziendale centrato con payoff, sfondo a contrasto elevato per la massima visibilità anche da distanza.
Hero Visual – Occupa il 40% dello spazio centrale. Include l’immagine o grafica d’impatto a tutta larghezza, messaggio principale in font bold di grandi dimensioni. Colori vivaci che catturano l’attenzione.
Call-to-Action – Occupa il 25% dello spazio centrale inferiore. Include l’invito all’azione, l’offerta/promozione evidenziata con box colorato, testo conciso e numeri grandi o un QR code posizionato strategicamente.
Footer – Occupa il 15% dello spazio inferiore. Include i contatti essenziali, social media icons, elementi legali ridotti al minimo se necessari.

Inoltre, noi di iWird, consigliamo sempre di prevedere:
- una gerarchia visiva chiara
- leggibilità a 3-5 metri
- massimo 3 colori dominanti
- contrasto testo-sfondo minimo 4.5:1
- margini interni generosi (5cm)
C’è differenza nella progettazione di totem personalizzati da esterno e da interno?
Sì, esistono differenze sostanziali nella progettazione di totem pubblicitario per interno ed esterno che influenzano significativamente le scelte grafiche e tecniche. Ecco 4 elementi da tenere in considerazione.
- Illuminazione e Contrasto
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- Esterno: Richiede contrasti cromatici molto elevati per contrastare la luce solare diretta. Si preferiscono colori saturi e font con spessore maggiore. Il contrasto minimo consigliato è 7:1.
- Interno: Illuminazione controllata permette maggiore libertà cromatica, sfumature delicate e contrasti più morbidi (4.5:1 sufficiente).
- Distanza di Visualizzazione
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- Esterno: Progettazione per distanze maggiori (5-15 metri). Elementi grafici semplificati, messaggi ultra-sintetici.
- Interno: Distanze ravvicinate (2-5 metri) consentono dettagli più ricchi, testi secondari leggibili, inserimento di QR code, informazioni articolate.
- Materiali e Durabilità
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- Esterno: Materiali resistenti agli agenti atmosferici influenzano le finiture grafiche. Si preferiscono superfici anti-riflesso e trattamenti UV-resistenti.
- Interno: Maggiore libertà nelle finiture (lucide, opache, testurizzate) e nei materiali delicati.
- Contenuti
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- Esterno: Messaggio istantaneo, massimo 7 parole, focus su brand e call-to-action immediata.
- Interno: Possibilità di storytelling più complesso, informazioni di prodotto dettagliate, elementi interattivi.

Si va in stampa: quali requisiti tecnici sono richiesti per il file esecutivo del totem personalizzato?
Iniziamo subito specificando che la cosa più giusta da fare è richiedere sempre le specifiche tecniche alla tipografia o allo stampatore che si occuperà della stampa prima di procedere alla produzione del file esecutivo.
In linea generale va creato il file in scala 1:1, prevedendo in fase di salvataggio le abbondanze (bleed) di minimo 3-5 mm per lato.
La risoluzione del file e delle immagini incorporate deve essere di 200-300 dpi per garantire una definizione elevata.
Il progetto, infine, va salvato in PDF: un formato universale che garantisce l’apertura e la visualizzazione corretta su qualsiasi sistema operativo e software. Supporta profili colore ICC certificati (Fogra39, Fogra51) garantendo la massima precisione nella riproduzione dei colori. Integra in un unico file font e immagini.

Gestione del colore negli espositori a totem personalizzati: perché è fondamentale?
La fedeltà cromatica è un punto centrale per ogni brand. Quando un brand ha un’identità visiva definita, sbagliare anche di poco la tonalità significa comprometterne la riconoscibilità. Ecco perché la gestione dei colori è così importante.
Spesso i brand definiscono dei colori Pantone per la loro immagine aziendale: colori che garantiscono una precisione assoluta e la riproducibilità del colore aziendale. In stampa si traducono in colori puri premiscelati, stampati in passata singola.

La stampa dei colori Pantone è più costosa e molti macchinari di stampa digitale stampano solo in CMYK simulando i Pantone attraverso conversione. Il risultato si avvicina dell’85-90%: per questo ti consigliamo di concordare delle prove di stampa per verificare che il delta-E (differenza cromatica) sia accettabile.
> Best Practice: mantieni una library digitale dei Pantone aziendali con relative conversioni CMYK approvate per garantire coerenza su tutti i supporti.
Finiture professionali: trasforma il totem pubblicitario in uno strumento d’impatto
La scelta delle finiture rappresenta l’ultima fase cruciale nella realizzazione di un totem pubblicitario, ma il suo impatto sul risultato finale è determinante quanto la progettazione grafica stessa. Le finiture possono diventare elementi strategici che influenzano profondamente la percezione del brand, la durabilità del prodotto e l’efficacia comunicativa del messaggio.
Ecco le principali finiture per i totem direzionali:
- Opaca: elegante e priva di riflessi, perfetta sotto luci intense e per brand istituzionali o luxury.
- Lucida: brillante e d’impatto, ideale per settore beauty, moda e consumer.
- Satinata: un compromesso equilibrato tra opaca e lucida, con un effetto seta moderno.
- Plastificazione (laminazione): disponibile opaca, lucida o soft touch, aumenta resistenza ad abrasioni, umidità e sporco.

Effetti speciali e applicazioni 3D
Per rendere un totem personalizzato davvero memorabile si possono integrare elementi che giocano con volumi, texture e materiali:
- Stampa a rilievo (embossing): dona tattilità a loghi e claim.
- Sagomature personalizzate: fustellature che seguono la forma del prodotto o del packaging.
- Applicazioni aggiuntive: elementi tridimensionali, portadepliant e porta avvisi, inserti in plexiglass.
> La domanda da porsi è sempre la stessa: questa finitura migliora il messaggio del brand e giustifica l’investimento?
Un totem ben progettato non è semplicemente un supporto visivo, ma un vero strumento strategico nella comunicazione di un brand. La sua presenza contribuisce ad attirare l’attenzione, rafforzare la riconoscibilità e guidare il cliente nelle scelte. Aiuta a valorizzare campagne e promozioni, migliorando l’esperienza negli spazi fisici come negozi, fiere ed eventi. Quando si scelgono fornitori esperti e tecnologie di stampa professionali, il risultato è un totem che non solo comunica in modo efficace, ma riesce anche a restare impresso nella memoria di chi lo vede.
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