LUN-VEN 09-13 / 14-18

Blog

Espositori a leggio per musei: come dare vita alla narrazione museale

4 Ottobre 2025

Gli espositori a leggio sono strumenti discreti ma fondamentali nella narrazione museale. Dai pannelli informativi ai supporti più raffinati, ogni soluzione contribuisce a dare voce alle opere. Un espositore a leggio da terra o un leggio da banco ben posizionato diventa parte integrante del percorso. Aiuta il visitatore a orientarsi con naturalezza e non interrompe l’atmosfera dell’allestimento.

Leggio con un libro antico aperto in una sala di museo. Quadri e una statua sono visibili sullo sfondo.

Come gli espositori a leggio guidano la visita

Un leggio progettato con cura amplifica la comprensione e accompagna lo sguardo. Un leggio trasparente mette in risalto il testo senza ostacolare le opere. I leggii da terra sono ideali per schede descrittive o mappe, e possono anche valorizzare planimetrie e percorsi.

Resistenza, protezione, accessibilità e personalizzazione: le caratteristiche immancabili per i leggii per musei

Come abbiamo visto nel paragrafo precedente la scelta di un espositore a leggio varia a seconda della destinazione d’uso. Ma ci sono alcune caratteristiche che non possono mancare indipendentemente dallo scopo. Vediamole insieme.

Elegante atrio di un museo con volta a cassettoni, busti e quadri classici, dove un leggio moderno espone una planimetria.

1. Resistenza: leggii che durano nel tempo

Gli espositori devono garantire durabilità nel tempo e resistere sia all’usura quotidiana sia alle condizioni ambientali dei diversi contesti museali.

I leggii da terra in metallo, dotati di base solida, assicurano stabilità anche in presenza di un flusso continuo di visitatori.

I leggii in plexiglass, invece, offrono leggerezza ed eleganza, ma richiedono una manutenzione regolare per conservare brillantezza e trasparenza: la pulizia deve essere effettuata con prodotti idonei per evitare graffi o opacizzazioni.

L’espositore a leggio telescopico, infine, rappresenta un buon compromesso tra resistenza strutturale e versatilità d’uso, grazie alla possibilità di regolare altezza e inclinazione a seconda delle esigenze del pubblico.

2. Protezione: il leggio come custode di informazioni

La protezione dei contenuti è parte integrante della conservazione museale. Un leggio con tasca in plexiglass o con cornice a scatto salvaguarda documenti e fogli da polvere, umidità e contatti accidentali, riducendo al minimo il rischio di danneggiamento.

L’impiego di materiali anti-UV aggiunge un ulteriore livello di tutela, impedendo che la luce naturale o artificiale scolorisca testi e immagini nel tempo. Alcuni leggii possono integrare anche sistemi di chiusura discreti, che scoraggiano l’interazione diretta con i materiali esposti senza alterarne la visibilità. In questo modo, il leggio non è solo un supporto espositivo, ma diventa un vero e proprio strumento di conservazione preventiva.

Vetrina da museo con un papiro egizio srotolato e illuminato, poggiato su un leggio da banco trasparente.

3. Accessibilità: linee guida per espositori a leggio per musei

L’accessibilità è un aspetto cruciale nella progettazione dei leggii museali, poiché garantisce un’esperienza inclusiva a tutti i visitatori, indipendentemente dalle loro esigenze.

Le linee guida internazionali, come quelle dello Smithsonian e del National Park Service, forniscono indicazioni tecniche dettagliate: i pannelli espositivi devono trovarsi a un’altezza di 100–130 cm dal suolo, accessibile sia in piedi sia in carrozzina.

In Italia, oltre al riferimento al Ministero della Cultura e alle normative sull’abbattimento delle barriere architettoniche, l’ICOM Italia promuove l’esperienza inclusiva all’interno di musei e sedi culturali: non solo regole tecniche, ma anche riflessioni filosofiche sull’accessibilità, la condivisione di buone pratiche e il coordinamento tra istituzioni museali. All’interno di questo quadro, meritano attenzione le Linee guida per la comunicazione nei musei (2015), curate da ICOM Italia e dal Ministero dei Beni Culturali, che definiscono criteri per segnaletica interna, didascalie e pannelli espositivi. Si tratta di strumenti che, come i leggii, contribuiscono a garantire una comunicazione chiara, leggibile e inclusiva.

In questo modo, l’accessibilità non è soltanto un requisito tecnico, ma diventa una condizione fondamentale per offrire un’esperienza museale universale, dove leggii, pannelli e segnaletica lavorano insieme per favorire la comprensione di tutti i visitatori. Leggi la guida di iWird alla progettazione grafica efficace della segnaletica interna e esterna.

4. Innovazione e personalizzazione: l’esperienza diventa unica

La tecnologia arricchisce la narrazione museale e permette di trasformare il leggio in un canale di comunicazione dinamico. Oltre al classico supporto cartaceo, un leggio a LED può integrare schermi retroilluminati, sistemi touch o QR code collegati a contenuti multimediali, offrendo al visitatore approfondimenti digitali e interattivi. Alcuni modelli prevedono alloggiamenti dedicati per tablet o piccoli display, ampliando così le possibilità di racconto delle opere.

Accanto all’innovazione, la personalizzazione svolge un ruolo cruciale. L’inserimento di un logo, l’applicazione di una grafica dedicata o la stampa su plexiglass trasformano un semplice espositore in un elemento di branding coerente con l’immagine del museo o della mostra. Questa attenzione al dettaglio contribuisce a rendere il percorso espositivo più riconoscibile e memorabile, rafforzando l’identità visiva dell’istituzione.

Un leggio in plexiglass con una didascalia e il logo del museo è posizionato accanto a un ritratto incorniciato in una galleria d'arte.

Leggio da terra: tipologie, design e funzionalità

Tra le tipologie più diffuse troviamo il leggio da terra in metallo e il leggio trasparente in plexiglass. L’espositore a leggio telescopico si distingue invece per la possibilità di regolare altezza e inclinazione. Non mancano soluzioni più moderne, come il leggio personalizzabile con grafiche dedicate o il leggio a LED che migliora la leggibilità in spazi poco illuminati.

Il design deve unire estetica e funzionalità. Un podio in plexiglass conferisce autorevolezza, mentre un leggio trasparente si fonde con l’allestimento. Ergonomia, proporzioni e superfici anti-riflesso completano l’esperienza.

Consigli pratici per scegliere l’espositore a leggio più adatto

Per orientarsi nella scelta:

  • Per documenti preziosi: un leggio trasparente in plexiglass da terra o da banco.
  • Per contesti solenni: un podio in plexiglass o un leggio da terra in metallo.
  • Per spazi didattici: un leggio personalizzabile o un leggio regolabile.
  • Per mostre temporanea: un espositore a leggio telescopico addattabile alle esigenze di ogni evento.

Conclusioni e riflessioni sull’arte di comunicare e conservare nei musei

Il valore di un museo risiede tanto nelle opere quanto negli strumenti che permettono di raccontarle e renderle accessibili. Un leggio trasparente, un leggio personalizzabile o un leggio da terra non sono semplici supporti, ma veri e propri mediatori: accompagnano la visita, proteggono i contenuti e contribuiscono a valorizzare l’esperienza del pubblico.

In questa prospettiva, la cura nella scelta del modello diventa parte integrante della narrazione museale. iWird è specializzato nella produzione di espositori a leggio da terra per interno o esterno. Grazie al proprio reparto di stampa interno, iWird è in grado di personalizzare ogni espositore con loghi, grafiche e finiture dedicate, trasformandolo in uno strumento coerente con l’identità del museo e perfettamente adattato alle tue esigenze espositive. Guarda tutti i modelli di espositore a leggio realizzati da iWird.